
di e con Alessio Piazza
“Con “Le Vispe Terese” mi piace sottolineare uno dei legami più affascinanti del teatro: quello con la memoria, con le nostre origini e le nostre radici. Memoria fatta di ricordi, parole, modi di dire: un ritorno alle origini per capire se stessi e gli altri. Portare in scena questo spettacolo è come far entrare il pubblico nella casa della propria infanzia, farlo camminare lungo i corridoi, far sentire l’odore dei mobili, le voci delle persone amate”. Così Alessio Piazza descrive il suo spettacolo (di cui cura anche la regia) dalla poetica gentile eppure ironica, elegante eppure accogliente. “Un’umanità varia, che si affaccia sul palcoscenico di una casa di famiglia e recita la parte che gli ho assegnato – aggiunge –, attingendo ai miei ricordi e colorandoli con fantasia ed umorismo. Tutti i protagonisti possono essere collocabili in qualsiasi epoca, quella più familiare ad ogni spettatore”.